Arte al guinzaglio. Passeggiata semiseria tra quadri, copertine e fotografie

C’è quella dei Pink Floyd – la Mucca per antonomasia, la Signora Mucca, anno 1970, madre dal cuore atomico – e c’è il topo che sbuca nello studiolo umanistico di San Gerolamo. Ci sono i bracchi di Bassano: cani di vita che avrebbe accarezzato Pasolini e che, al Louvre, da decenni reclamano invano una carezza al lato della Gioconda. C’è il molosso di Velázquez e il cagnetto di Carpaccio. E c’è l’inesorabile lentezza della lumachina quattrocentesca di Cossa. Sono i migliori animali della nostra vita.

Collana:
Titolo: Arte al guinzaglio. Passeggiata semiseria tra quadri, copertine e fotografie
Autore: Roberto Nicolucci
Pagine: 96
Formato: 20x20
ISBN: 978-88-946597-1-9
Uscita: maggio 2022
Roberto Nicolucci è nato a Napoli. Storico e critico d'arte, ha conseguito la laurea in Conservazione dei beni culturali (L-1), con indirizzo in Storia Moderna con una tesi dal titolo “La costruzione di una Nazione: Alfieri e lo spirito nazionale italiano”, presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove ha ottenuto il massimo dei voti con lode. Successivamente ha terminato il suo percorso di studi con lode e plauso della commissione, conseguendo la laurea magistrale in Archeologia e storia dell'arte (LM-89) sul decoratore napoletano Francesco De Mura. Attualmente, ricopre il ruolo di professore a contratto di storia dell'arte Moderna e di storia dell’arte Medioevale presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi, dove è anche membro del Consiglio di amministrazione. È inoltre nel Consiglio di amministrazione della società di gestione Marconi Società Benefit ar.l. Dal luglio del 2025, è membro del Comitato scientifico dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane. È consigliere presso gli uffici di diretta collaborazione del Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Sen. Matteo Salvini. Nel 2021 ha fondato la casa editrice Roberto Nicolucci Editore. Negli ultimi anni, ha collaborato a numerose esposizioni e relativi cataloghi. Tra le sue più significative collaborazioni, possiamo ricordare: il catalogo centrato sul Caravaggio a Napoli; i cataloghi delle rassegne di Parigi e Napoli dedicate al pittore barocco napoletano Luca Giordano; e il catalogo di particolare rilevanza simbolica riguardante il trasferimento di alcuni capolavori del Museo di Capodimonte al Louvre. Ha anche redatto schede tematiche sul Caravaggio e sul Seicento per il catalogo della mostra dei capolavori di Capodimonte alla Reggia di Venaria. La sua attività scientifica è costantemente accompagnata da una vocazione per la divulgazione. Ha scritto diverse pubblicazioni di carattere scientifico sulla storia dell'arte. Inoltre, ha curato la rubrica "La Roma che non ti aspetti" per il quotidiano Il Tempo dal novembre 2019 al novembre 2023. Negli ultimi anni, si è dedicato alla promozione dei beni culturali in Italia attraverso collaborazioni con diversi giornali ed emittenti televisive. Ha diretto la creazione della Sala Museale di Storia, Arte e Cultura della Scuola Militare Nunziatella ed è membro dell'Albo d'Oro della Fondazione Nunziatella. Nel 2022 ha sponsorizzato il restauro dell'opera di Nicola Malinconico "Adamo ed Eva piangono la morte di Abele" (1690 ca.), esposto al Museo nazionale di Capodimonte di Napoli. Nello stesso anno, Forbes gli ha dedicato un articolo intitolato "La storia dell’under 30 che ha bruciato le tappe della cultura". Sempre nel 2022, ha ricevuto il premio «Alumni Praeclari» dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dedicato ai laureati dell'ateneo che hanno raggiunto posizioni professionali di eccellenza. Nel 2023, il "Giornale dell’arte" lo ha inserito nei "30 under 30" protagonisti del mondo dell’arte.

C’è quella dei Pink Floyd – la Mucca per antonomasia, la Signora Mucca, anno 1970, madre dal cuore atomico – e c’è il topo che sbuca nello studiolo umanistico di San Gerolamo. Ci sono i bracchi di Bassano: cani di vita che avrebbe accarezzato Pasolini e che, al Louvre, da decenni reclamano invano una carezza al lato della Gioconda. C’è il molosso di Velázquez e il cagnetto di Carpaccio. E c’è l’inesorabile lentezza della lumachina quattrocentesca di Cossa. Sono i migliori animali della nostra vita. Questo zoo portatile è sempre aperto: a un segnale compariranno il serpentello e gli asini ruttanti di Ribera, l’allocco di Bartolomeo Della Gatta, il cane scheletrico bronzeo di Giacometti sopravvissuto al disastro atomico, la scimmia al guinzaglio sul Lungosenna, i due levrieri bianco e nero, effetto Ringo, nell’affresco di Piero della Francesca a Rimini e il drago da passeggio, con annessa principessina timida, nel bioparco di Paolo Uccello. Animali veri o fantastici da conoscere nei loro principi. Basta entrare in un museo o dare un’occhiata a questo libro per cominciare a conoscerne alcuni.
Nicolucci sa guardare con occhio diverso e diverte per la ragione che è lui il primo a divertirsi, entrando e uscendo dalla porta scorrevole della rappresentazione degli animali. Tutta in maiuscolo la Storia dell’Arte si può raccontare dalla loro parte.
Qualcuno dirà: soprattutto. E sta’ a vedere che non sia questo l’osservatorio più proficuo per scovare, naso sulle opere, nuove strade e nuovi nessi. Oggi gli animali sono punto di partenza e arrivo. La scena è tutta per loro.

(dalla Prefazione I migliori animali della nostra vita di Stefano Causa)

Rassegna stampa
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