Arte al guinzaglio il nuovo libro di Roberto Nicolucci con Eduardo Stoppa

Una storia dell’arte medioevale e moderna dal punto di vista degli animali? Neanche a dirlo: sarebbe il racconto per immagini più bello del mondo. Questo scoppiettante vademecum di uno storico e critico di vaglia come Roberto Nicolucci si mette dalla loro parte.
Da Giotto a quegli autentici storici d’arte di riflesso che sono i Pink Floyd non mancano, in queste pagine vergate con brio e passione, stimoli a riguardare cose, anche notissime, con occhi nuovi: come non hanno mancato di far notare, nel corso della presentazione di ieri nel salotto culturale Le Zifere in Palazzo De Sangro di Vietri tre testimonial: Edoardo Stoppa, giornalista di ineffabile verve, un esperto di comunicazione come Vincenzo Coppola e uno storico d’arte, appassionato di musica, come Stefano Causa.
Ha moderato l’incontro la giornalista e conduttrice televisiva Barbara Petrillo.
Com’era prevedibile, Stoppa ha subito rubato la scena agli altri, dichiarando: «Il grande pubblico mi conosce come il fratello degli animali. Per me è importante che siano tutelati e protetti. Puntare lo sguardo sugli animali nell’arte significa dargli tutto il valore che meritano. Per questo trovo il libro di Roberto Nicolucci geniale. La cosa che ha colpito di più, se devo essere sincero, è che questo libro rende la storia dell’arte un tema sdoganato, scollegandolo finalmente dall’ambiente istituzionale e accademico. Occorre tirare la storia dell’arte fuori dai musei. Quale modo migliore se non utilizzando delle presenze familiari a tutti, come gli animali?».

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