«Ricomincio da 3», Sergio Siano racconta la Napoli azzurra

Al Salotto Letterario Le Zifere con Vittorio Del Tufo venerdì 9 giugno.
Prefazione di Maurizio de Giovanni
«Ricomincio da 3», Sergio Siano racconta la Napoli azzurra

«Ricomincio da 3 – Napoli in festa» è l’ultimo libro di Sergio Siano pubblicato da Roberto Nicolucci editore, che sarà presentato al pubblico venerdì 9 giugno dalle 18 al Salotto Letterario Le Zifere in piazzetta Nilo a Napoli con Vittorio Del Tufo e l’ex calciatore Fabiano Santacroce.

«Questa è la storia del tempio fra i più visitati al mondo, il tempio del Dio degli scugnizzi, Diego Armando Maradona». Da angolo remoto eppure centrale della città a sacrario, oggi, meta di veri e propri pellegrinaggi. Questa di Sergio Siano non è solo una raccolta di fotografie di una città celebrante, è un racconto vivido ed emozionante di un popolo e la sua capacità di onorare una passione, una religione sportiva che però, pari al culto laico del Patrono Gennaro, è uno specchio in cui i Napoletani, nutriti finalmente da un sogno che onori i colori eterni della città, ritrovano tutto il loro entusiasmo per la vita e l’orgoglio di comunità. Le giornate dei festeggiamenti a Napoli per i suoi tre scudetti – 1987, 1990, 2023 – riprendono vita attraverso scatti in cui emergono colori e suoni di questi Rinascimenti. E Siano, cresciuto ai Quartieri e documentando in lungo e in largo la città, ne sa – o piuttosto ne sente, come d’altronde anche il fratello Riccardo – più di molti altri. Con l’obiettivo tra le braccia ci è cresciuto. E di foto, prima di accettare una idea di resa di questi colori, suoni, odori, volti, segni e Storie, ne ha scattate diecine di migliaia.

Siano racconta: «Fotografavo la mia città sopra e sotto, in lungo e largo, ma non l’avevo mai vista così colorata, felice, così unita. Persone di ogni età, ceto e condizione, ricco o povero, sui balconi e le finestre di qualsiasi strada e nei vicoli lunghi o corti, storti o ciechi avevano tutti lo stesso sorriso, tutti volevano partecipare alla festa della città, anche quelli che non avevano le forze, furono aiutati e qualcuno pensò di sfruculiare persino i morti». Raccontare i due scudetti di Maradona e quest’altro allora vuol dire ritrarre il cuore vivo dell’unica città europea capace – almeno sino ad oggi- di mutare senza snaturarsi e pochi ci sono riusciti come Siano.

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