Francesco Solimena, la monografia introvabile di Bologna

Dopo sessantacinque anni dalla sua prima pubblicazione, torna “Francesco Solimena” di Ferdinando Bologna, pubblicato per la prima volta a Napoli nell’estate del 1958. Un libro cruciale per il mondo dell’arte e all’apparenza introvabile.

«Si tratta del più importante libro di storia dell’arte, anzi di storia della cultura, pubblicato a Napoli. Volevamo una riedizione agile, di prezzo contenuto, che gli studenti riprendessero a passarsi di mano come un testimone. Rispetto al 1958 o ancora a vent’anni fa, è facilissimo andarsi a ripescare, per proprio conto, le opere citate o riprodotte. Quanto alla veste con cui si presenta il volume, converrà che il nostro Paolo Baldassarre, responsabile della Roberto Nicolucci Editore, faccia rinverdire i fasti della scuola tipografica napoletana» afferma il curatore ed editore Roberto Nicolucci storico e critico d’arte.
Un libro che catapulta il lettore nel ‘600 napoletano, tra l’eredità caravaggesca, lo spagnolo Ribera e gli anni del decollo di un genio del Barocco come Luca Giordano. Nei primi capitoli « sono un campione di storia dell’arte come analisi delle forme». Una monografia tra il ‘600 e il ‘700 borbonico da riscoprire nella sua nuova edizione.

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