Ferdinando Bologna

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Ferdinando Bologna nasce a L’Aquila il 27 settembre 1925. È stato un rinomato storico dell’arte italiano, professore emerito presso l’Università degli Studi Tor Vergata di Roma e docente di metodologia e storia della critica d’arte presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Allievo di Pietro Toesca, Bologna ha esordito come giovane funzionario della Soprintendenza di Napoli, accanto a Raffaello Causa, con la storica rassegna Sculture lignee della Campania (1950). Lo stesso anno fonda con Roberto Longhi la rivista Paragone.
La sua intelligenza figurativa abbraccia la storia dell’arte dal Duecento al Settecento, fino al Novecento. Ha affrontato approfondite indagini sull’arte medievale e moderna, dalla mostra Fontainebleau e la maniera italiana (1952) a La pittura italiana delle origini (1962) e Novità su Giotto. Giotto al tempo della cappella Peruzzi (1968). Un costante interesse per l’arte meridionale emerge nella sua ricerca, come negli studi su Francesco Solimena (1958); Roviale spagnolo e la pittura napoletana del Cinquecento (1959); I pittori alla corte angioina di Napoli, 1266-1414, e un riesame dell’arte nell’età fridericiana (1969); Il soffitto della sala magna allo Steri di Palermo e la cultura feudale siciliana nell’autunno del Medioevo (1975); Napoli e le rotte mediterranee della pittura. Da Alfonso il Magnanimo a Ferdinando il Cattolico (1977).